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28°
ANNIVERSARIO
DELL’OMICIDIO DI
VITO IEVOLELLA
MARESCIALLO
MAGGIORE DEI CARABINIERI |
MEDAGLIA
D’ORO AL VALOR CIVILE
Palermo, 10
Settembre 1981 - Palermo, 10 Settembre 2009
|
10 Settembre 2009
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Celebrazione
dell' anniversario della uccisione del M.llo dei CC Vito Ievolella, ucciso
dalla mafia
Ore 17,00: Piazza Principe di Camporreale
Cerimonia istituzionale, con picchetto d'onore
dell'Arma dei carabinieri e deposizione della corona del Comando della
Regione Carabinieri
Ore 17,30: Santa Messa presso la Cappella della
Caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa, sede del Comando Regione Carabinieri
di Sicilia, Corso Vittorio Emanuele
(nelle immagini : Il maresciallo Messineo legge la preghiera del
Caracbinieri; Il Generale Coppola rivolge il saluto ai familiari nel
ricordo di Vito Ievolella)
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giorno 4 aprile 2009
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L'AIFAM,
Associazione Italiana Familiari Anti Mafia, ha organizzato un'iniziativa
mai realizzata prima: 10 familiari di vittime di mafia racconteranno la
storia della mafia, dal 1946 al 1992, a partire dal proprio vissuto.
L'evento si è svolto presso il Teatro Biondo di Palermo.
La
partecipazione è stata grandemente sentita. I tantissimi giovani presenti,
accompagnati dai docenti, hanno assistito ad un momento in cui la storia è
stata raccontata senza enfasi e falsità volute.
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giorno 19 marzo 2009
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Nel quadro delle visite, del nuovo Comandante
interregionale ( Sicilia e Calabria ) dell' Arma dei Carabinieri, alle
realtà territoriali, il generale Stefano Orlando si è incontrato con i
CC che operano in provincia di Palermo al comando del Colonnello Teo
Luzi. All'interno del programma, il Generale ha reso omaggio ai
Carabinieri vittime di mafia recandosi nel luogo del loro
eterno riposo.
Donna Iolanda Ievolella, anziana ma presente, ha partecipato con
dolcezza e fierezza nel silenzio di un luogo, in quel momento
soleggiato e ventoso, non soltanto personalmente ma soprattutto per dare
testimonianza allo Stato che non abbandona e non dimentica. |
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giorno 19 gennaio 2009 |
"Buon Compleanno Paolo"
L'IPSSAR " Paolo Borsellino" di
Palermo - Dirigente Antonino Marasà - celebra il compleanno del Giudice
ammazzato dalla mafia.
Tra le varie manifestazione è
previsto il "Meeting su ' Legalità: domande e risposte ".
Tra gli ospiti il colonnello Luzi e
Michele Costa, quest'ultimo in rappresentanza dell' A.I.F.A.M.
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giorno 25 novembre 2008 |
Caserma Carlo "Alberto Dalla Chiesa" :
Cambio della guardia al
Comando Regionale
Carabinieri. Al Generale Arturo Esposito subentra
il Generale Vincenzo Coppola, alle presenza delle Massime Autorità e
di alcuni familiari delle vittime di mafia tra cui Donna Iolanda Ievolella.
Il Generale Arturo Esposito |
Il Colonnello Teo Luzi Comandante Provinciale
di Palermo
e il Generale di brigata Vincenzo Coppola |
Il nuovo comandante del
Comando Interregionale Carabinieri "Culqualber", il generale di Corpo
Armata Stefano Orlando |
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giorno 21 novembre 2008 |
"Noi alunni di 6 Istituti superiori di Palermo e Provincia (IPSSAR “P.
Borsellino”- ITC F.sco Crispi – L.S. Palmeri (Termini Imprese) – IISS P.S.
Mattarella (Castellammare del Golfo) L.L.” N. Cassaraà e IPSSAR “F.P.
Cascino ), abbiamo rappresentato l’Italia al Parlamento Europeo di
Strasburgo per Euroscola.
Il viaggio è stato preceduto da intensi lavori di gruppo per approfondire le
tematiche legate all’Europa e al futuro dell’UE.
Assieme ad altri ragazzi provenienti da 22 paesi abbiamo vissuto una
giornata da protagonisti sedendo negli stessi scanni dei parlamentari. La
giornata, preparata scrupolosamente e iniziata con la colazione, ci ha
visto partecipare a dibattiti su mozioni e interpellanze sul tema dell’
Unità Europea, della Costituzione e del futuro dell’Europa; a questo primo
momento, svoltosi nella mattinata, è seguito un sondaggio con conseguente
votazioni. Durante il pranzo abbiamo “giocato” all’Eurogame: attività
volta a conoscere ed interagire con gli altri ragazzi del resto dell’unione.
Siamo stati divisi in gruppi formati da 4 alunni di diversa nazionalità. Il
gioco prevedeva della domande, ognuna posta in una delle 18 lingue
dell’unione, su contenuti riguardanti l’Europa e sul percorso che ha portato
alla Unione. Il darsi da fare era d’obbligo! I docenti accompagnatori,
finalmente separati, fin dal mattino, da noi ragazzi, hanno percorso la
stessa strada e si sono confrontati tra di loro.
Una giornata importante e indimenticabile che ha consentito al gruppo di
familiarizzare maggiormente con temi e realtà diverse.
Dopo il pranzo abbiamo continuato la discussione sui temi di attualità, e
siamo stati divisi in 5 gruppi che hanno trattato altrettanti argomenti
legati all’Unione Europea e ai suoi cittadini. La giornata si è poi conclusa
con la presentazione dei progetti di lavoro e la votazione finale sulle
mozioni deliberate.
E’ stata una simulata importante e la goliardia dei giorni precedenti ha
ceduto il passo alla serietà, al confronto e alla compostezza !
Al termine della giornata grandi applausi.
Nei giorni precedenti avevamo attraversato la Svizzera e nei giorni
successivi abbiamo visitato l’ Alsazia e la Strada del vino. Dopo siamo
stati a Obernai e abbiamo percorso la deliziosa Strasburgo con le sue
cicogne, le sue notti illuminate e i suoi canali. Anche questi momenti di
gioia e confronto: dei giorni diversi di scuola.
L’Associazione “Vito Ievolella” con l’adesione delle scuole partecipanti ci
ha fatto vivere un momento veramente toccante e sicuramente triste: la
visita del campo di concentramento di Natzweiler, lo Struthof che ci ha reso
partecipe di cosa l’uomo è capace di fare quando impazzisce. E’ stato
sicuramente un monito per noi giovani per farci comprendere che non dobbiamo
più ripetere gli stessi errori che sono stati commessi in passato.
Al rientro, dopo l’attraversamento della splendida e quasi magica Svizzera
innevata, con le sue vedute mozzafiato, abbiamo preso l’aereo siamo tornati
a Palermo."
Valentina Tarantino 5^ FR - IPSSAR “P.Borsellino” Palermo.
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|
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giorno 10 settembre 2008 |
Secondo quanto previsto dal
programma si sono svolte le manifestazioni:
* Scopertura della
Targa e inaugurazione del plesso "Vito Ievolella” dell'Istituto
Comprensivo "Peppino Impastato" Palermo -
Piazza Principe Camporeale
*
Cerimonia religiosa e memoriale
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27°
ANNIVERSARIO DELL’OMICIDIO
|
DEL
MARESCIALLO
MAGGIORE DEI CARABINIERI
MEDAGLIA
D’ORO AL VALOR CIVILE
VITO IEVOLELLA
Palermo, 10
Settembre 1981 - Palermo, 10 Settembre 2008
Ore 12,00: Cerimonia
istituzionale
Piazza
Principe di Camporeale
Tra le personalità
istituzionali saranno presenti, il Senatore della Repubblica
Mario Ferrara ed il Presidente di
Libera Don Luigi Ciotti
Ø
Picchetto d'onore
dell'Arma dei Carabinieri
Ø
Deposizione della
corona di fiori presso la lapide posta nel luogo in cui avvenne l'omicidio
Ø
Esecuzione del
"Silenzio"
Ø
Scopertura della
Targa e inaugurazione del plesso "Vito Ievolella” dell'Istituto
Comprensivo "Peppino Impastato"
Ore
18,00:
Cerimonia religiosa e memoriale
Comando Regione Carabinieri
"Sicilia"
Caserma “Carlo Alberto Dalla
Chiesa” (ex Bonsignore) -- Corso Vittorio Emanuele, 475
Ø
Celebrazione
della Santa messa, presso la Cappella “Santa Maria Maddalena”
Ø
Memoriale a cura
di:
Gen.le
Arturo Esposito, Comandante del Comando
Regionale Carabinieri;
Col.
Teo Luzi,
Comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri;
Dr
Francesco Messineo, Capo della Procura della
Repubblica di Palermo;
Dr
Giovanni Ilarda,
Assessore
Regionale alla Presidenza.
________________________________________________________________________________
Per poter accedere ai locali della Caserma
“Dalla Chiesa”, per partecipare alle cerimonie pomeridiane, è necessario
comunicare il proprio nominativo, per e-mail (pidivita@libero.it) o per
telefono (3483820452).
*************************************************************************
| giorno
17 maggio 2008 |
Oggi la chiusura del Seminario " Mafia e questione Sociale". Il
bilancio è più che positivo; la partecipazione sia dei giovani che di
relatori è stata notevole.
| giorno
19 aprile 2008 |
Oggi si è svolto il terzo incontro del seminario ( vedi locandina
). L'auditorio del Vittorio Emanuele III°, ha contenuto a stento i
partecipanti. Ecco alcune immagini:
Il prossimo incontro del seminario
sulla mafia, organizzato dall'Associazione Ievolella, si terrà il
19 aprile, non più al Liceo "Garibaldi" ma
presso
l'ITI
"Vittorio Emanuele III".
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giorno 12
aprile 2008 |
Si è svolto l'incontro
di presentazione dell' A.I.F.A.M. ai familiari delle vittime di mafia.
Hanno aderito, tra gli altri, Placido Rizzotto, il nipote del sindacalista
ucciso negli anni '40 a Corleone, Michele Costa, figlio del giudice Costa.
Era assente, ma ha offerto la propria disponibilità, Nando Dalla Chiesa,
figlio di Carlo Alberto.
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giorno 2
aprile 2008 |
E' pervenuto il
patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, relativamente al
seminario sulla mafia
Alcuni numeri
sul seminario iniziato il 29 marzo:
- 12 le
scuole contattate e che hanno aderito.
- 1 scuola
ha aderito su propria richiesta.
- 180, in
media, gli studenti partecipanti.
- 8
studenti proverranno, per l'incontro del 17 maggio, dalla Università del
Saarlands.
- 30
docenti dell'istruzione scolastica coinvolti per la gestione degli
incontri.
- 15
relatori coinvolti per i complessivi 5 incontri.
- 3
Università partecipano all'iniziativa e 2 associazioni antimafia.
| giorno
29 marzo 2008 |
Stamane, a Palazzo Steri, ha
avuto inizio il Seminario:
"Mafia e
questione sociale! dalle minoranze attive alla resistenza civile"
Folta la
partecipazione degli studenti e dei docenti.
| giorno
23 febbraio 2008 |
E' nata l'AIFAM (è il
contrario della parola mafia), l'Associazione Italiana Familiari Anti Mafia,
Presidente Lucia Ievolella - vice presidente Fabio
Francese
Comunicato Stampa
Si è costituita a Palermo l’Associazione Italiana Familiari Anti Mafia –
AIFAM, di cui sono soci fondatori alcuni familiari di vittime della mafia.
Tra questi Carmine Mancuso, Lucia Ievolella, Fabio e Massimo Francese,
Annunziata Agostino, la famiglia Castelbuono, Giuseppa e Luigia Crisafulli,
la famiglia Bommarito, Giuseppe Di Vita. Sono stati eletti Presidente Lucia
Ievolella, Vice Presidente Fabio Francese e Segretario Giuseppe Castelbuono.
L’Associazione, che non ha scopo di lucro, nasce a perenne memoria di quanti
hanno profuso il loro impegno nella lotta contro le mafie, spingendosi con
coraggio ed abnegazione fino al sacrificio della propria vita.
L’Associazione è finalizzata a difendere e promuovere i valori della
giustizia, dell’eguaglianza e della legalità e a diffondere fra i cittadini
una cultura anti-mafia, che, nella prospettiva di un autentico rinnovamento
etico, sostenga la loro partecipazione responsabile ed attiva ai processi di
sviluppo della Sicilia, dell’Italia e dell’Unione europea.
L’Associazione si propone di stringere in una rete di solidarietà, di
condivisione e di collaborazione i familiari dei caduti e i sopravvissuti
agli agguati, affinché le storie individuali divengano luminoso esempio di
testimonianza per la società intera ed agiscano da stimolo fecondo per
proseguire nell’opera di tutela dei diritti inalienabili della persona
umana.
L’Associazione è aperta a tutti i familiari delle vittime delle mafie e
della criminalità organizzata, e a tutti coloro che, avendo i requisiti
morali, ne condividono lo spirito ed i valori.
*************************
| L'Associazione Vito Ievolella organizza un
seminario di studi, dal 29 marzo al 17 maggio, su |
"Mafia e questione sociale!
dalle minoranze attive alla resistenza civile",
che si articolerà
in 5 incontri, di sabato, ed ha visto il coinvolgimento di: Arma dei
Carabinieri, Università degli Studi di Palermo, Università del Saarland
(Germania), Facoltà Teologica di Sicilia, ERSU Palermo
|
giorno 18 gennaio 2008 |
Vittime della criminalità ricordate in un
calendario
'Il sacrificio alimenti il fiore della speranza e il
sangue versato non sia fine ma forza che vive in ognuno di noi''. Con queste
parole l'Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti ricorda, in un
calendario, le vittime della criminalita' organizzata in Calabria, Sicilia e
Campania. Il calendario e' stato presentato alla stampa, nel palazzo
comunale di Catanzaro, dal presidente dell'Osservatorio, Carlo Mellea. Nelle
pagine del calendario scorrono, mese dopo mese, le immagini di tredici
persone (le foto di Falcone e Borsellino occupano il mese di maggio) simbolo
della lotta alla mafia, tutte uccise dalla criminalita' organizzata nelle
tre regioni del Sud. Si tratta di persone comuni, uomini delle istituzioni,
politici, giornalisti, rappresentanti delle forze dell'ordine. Ad
accomunarli ieri come oggi nel ricordo e' la lotta a tutte le mafie e di
aver pagato questa scelta con la vita. Nel calendario sono raffigurati
Giuseppe Alfano, Antonino Cassara', Rocco Chinnici, Vito Ievolella, Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino, Gianluca Congiusta, Giuseppe Impastato, Antonino
Scopelliti, Giuseppe Fava, Francesco Fortugno, Giancarlo Siani e Rita Atria."
(ANSA).
******************** |
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giorno 26 gennaio 2008 |
Il 26 gennaio, in occasione della Giornata Mondiale della
Memoria, l'Associazione "Vito Ievolella" in collaborazione con l'
Istituto Magistrale Statale "Regina
Margherita" di Palermo e sotto
gli auspici del International Inner Wheel
Distretto 211° - Club
Palermo - Club decano del Distretto 211°, ha organizzato un
incontro di testimonianza dal titolo " Mauthausen, matricola n° 42230".
Interverranno la Prof.ssa Lucia
Ievolella, Presidente Associazione Socio – Culturale "Vito Ievolella",
il Dr Gianni Leone , Direttore dell'Ufficio Scolastico
Provinciale, la Prof.ssa Concetta Guarenti, Dirigente scolastico
I. M. S. "Regina Margherita" – Palermo e il Prof. Giuseppe
Di Vita, Segretario Associazione Socio – Culturale "Vito Ievolella".
Ospite d'onore è stato il Signor
Mario Limentani, matricola
n° 42230,
ex reduce dai campi di sterminio Dachau, Mauthausen, Melk e Ebensee
(sottocampi di Mauthausen), e citato da Primo Levi nel suo libro "Se
questo è un uomo".
L'incontro si è svolto, alle ore 9,30, nella Sala Karol Wojitila
dell'Istituto "Regina Margherita", aperto agli studenti delle scuole
superiori della città. La partecipazione è stato corale e rispettosa.
Mario
Limentani
è nato a
Venezia
il 18 Luglio
1923
e attualmente residente a
Roma.
L'arresto fu
effettuato da due fascisti nell'ottobre del 1943, perché trovato senza
documenti (ebreo). Fu a carcerato, Roma, nella camera di sicurezza
della Questura in via Montebello, e successivamente nel Carcere di
Regina Coeli. Venne deportato nei Lager nazisti d'oltralpe:
§
in Germania, a Dachau;
§
in Austria, a Mauthausen,
qui fu immatricolato col numero 42.230
§
a Melk e a Ebensee
(sottocampi di Mauthausen).
Fu liberato
il 6 maggio 1945, a Ebensee, ad opera dell'esercito americano, dopo la
marcia della morte partita da Melk,.
E' ritornato a casa assistito
dalla Croce Rossa internazionale.
Giornata Mondiale della Memoria
“Mauthausen, matricola n°
42230”
Mario
Limentani
Nato a
Venezia il 18 Luglio
1923 e attualmente residente a
Roma,
è citato da Primo Levi nel suo libro “Se questo è un Uomo”.
Arresto:
Effettuato da due fascisti nell'ottobre del 1943, perché trovato senza
documenti (ebreo).
Carcerazione:
A Roma,
nella camera di sicurezza della Questura in via Montebello, e
successivoamente nel Carcere di Regina Coeli.
Deportazione:
Nei Lager nazisti d'oltralpe:
§
in Germania, a Dachau;
§
in Austria, a Mauthausen, matricola n.42.230;
§
a Melk e a Ebensee (sottocampi di Mauthausen).
Liberazione :
Avvenuta
il 6 maggio
1945, a
Ebensee, ad opera dell'esercito americano, dopo la marcia della morte
partita da Melk,.
Ritorno a casa
: Assistito dalla Croce Rossa
“Passa Limentani, il romano, strascicando i piedi, con una gamella nascosta
sotto la giacca.”
Primo Levi , “Se
questo è un uomo”
“Non avevamo nulla da perdere,
tranne questa vita, così ridicolmente nuda. (…) Comprendemmo presto quanto
fosse vera la frase di Dostojewski che definisce l’uomo come l’essere che si
abitua a tutto. Qualcuno potrebbe chiederci se e fino a che punto è vero che
l’uomo può abituarsi a tutto; la risposta è affermativa, ma non chiedete
come…”
“Non parliamo volentieri della nostra esperienza: non abbiamo bisogno di
spiegare nulla a chi è stato in un campo di concentramento; a chi non c’è
stato, non potremo mai far comprendere i nostri sentimenti di allora e di
oggi.”
Viktor F. Frankl , “Uno psicologo nel lager”
***************************
In
Collaborazione con
Istituto Magistrale Statale “Regina Margherita”
Sabato 26
Gennaio 2008
: Sala Karol Wojitila
I.M.S. “Regina Margherita”
P.tta SS. Salvatore, 1 Palermo
|
giorno 11 dicembre 2007
|
"Giornale
di Sicilia" del 12-12-2007
*********************
I familiari delle vittime della mafia,
attualmente riuniti in presidio dinanzi alla Prefettura di Palermo,
esprimono la propria solidarietà alla famiglia del Maresciallo capo
dell'Esercito italiano, Daniele Paladini, eroicamente deceduto a Paghman,
nei pressi di Kabul, il 24 novembre 2007. Condividiamo e comprendiamo il
vostro dolore per averlo tristemente vissuto e ci stringiamo intorno alla
figura di un uomo che, con il suo atto di estremo coraggio, nobilita
l’intero paese.
*********************
Discriminazione tra le vittime della mafia e
quelle del terrorismo.
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giorno 28 novembre 2007
|
**Dopo
dodici giorni (questo è il tredicesimo) di presidio, presso la prefettura di
Palermo, sono stati raggiunti alcuni risultati.
Non si è ottenuta la totale equiparazione ma è stato fatto un
passo considerevole.
Hanno collaborato alla riuscita dell'iniziativa l'On. Luciano Violante ed il
Consigliere Comunale Alessandra Siragusa.
Comunque, comunichiamo che c'è stata tantissima solidarietà ed anche
un fattivo aiuto dalla "Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo
Borsellino e di tutte le altre Vittime della mafia" che da tempo, ed in
tempi non sospetti, ha lavorato per sensibilizzare i giovani ai valori della
legalità ed ha concesso il suo portale per far conoscere la nostra protesta.
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giorno 26 novembre 2007
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**
Di seguito l' 'indirizzo del motore di ricerca
Arianna, dove troverete tutte le notizie sul nostro caso che è diventato
internazionale
(ne parlano ALJAZAEJRA, BBC, CNN. Le TV francese, spagnola e tedesca):
http://arianna.libero.it/search/abin/integrata.cgi?regione=9&query=familiari%20vittime%20della%20mafia%20protesta
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giorno 24 novembre 2007 nelle edicole
è uscito il settimanale
Centonove , nel quale si parla di noi e delle polemiche
con Garraffa |
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giorno 22
novembre 2007 |
**
Ad ANNOZERO
La
scuola è sotto accusa:
"Mentre le famiglie delle vittime della
mafia erano incatenati in prefettura, le scuole erano assenti, alcuni
istituti, in tanto, organizzavano ed organizzano conferenze sulla mafia. Di
quale antimafia stiamo parlando? di quale legalità?"
Tutti
quelli che hanno a che fare con la scuola, Dirigenti scolastici, Docenti e
Genitori, s'interroghino.
|
giorno
21
novembre 2007 |
Ci sono piccoli passi verso l'equiparazione
tra le vittime di mafia e quelle del terrorismo. Una nota diramata
dall'Onorevole Violante, Presidente della prima commissione di Montecitorio,
comunica che:
"La commissione Affari costituzionali della
Camera, tenendo fede all'impegno assunto con le famiglie delle vittime della
mafia e del dovere, approverà lunedì un emendamento alla legge finanziaria
che parifica, senza eccezione, il trattamento di questi cittadini al
trattamento delle vittime del terrorismo. L'emendamento è stato presentato
dalla relatrice Maria Fortuna Incostante (PD). In questo modo si pone
fine ad una delle
più gravi e drammatiche iniquità civili nel
nostro paese".
Malgrado ciò, ancora la parificazione non è
completa e attraverso contatti diretti con l'On Violante, avuti questa sera,
si sta cercando, entro domani di avere risposte certe e garanzie.
** Questa
sera Lucia Ievolella, figlia del maresciallo Vito ucciso dalla
mafia il 10 settembre 1981, è stata intervistata dalla televisione AL
JAZAEJRA.
**
Lo
SNADIR manifesta
solidarieta’ alle vittime della mafia
"La segreteria nazionale
dello SNADIR, sindacato nazionale autonomo degli insegnanti di religione,
esprime la sua piena solidarietà alle famiglie delle vittime della mafia che
si sono incatenate per protesta alla Prefettura di Palermo. Lo
SNADIR
ritiene
inaccettabile il fatto che esistano vittime di serie A e vittime di serie B,
così come ritiene indegno che spesso si faccia in modo di calare il velo
dell' oblio sulle numerosissime vittime della mafia: si tratta di uomini e
donne, magistrati, poliziotti, comuni cittadini che si sono impegnati
in prima persona e hanno dato la loro vita per affermare i valori della
legalità e combattere uno dei fenomeni più tristi e odiosi del nostro tempo.
I loro nomi e le loro famiglie hanno il pieno diritto di ricevere massimo
rispetto e maggiore considerazione da parte della società e dello Stato"
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giorno 19
novembre 2007 |
Incontro con il Presidente della Regione
Cuffaro che ha garantito appoggio politico e legislativo per la soluzione
della questione.
Riunione con Rita Borsellino sulle
strategie future. L'On. Borsellino, che si è riconosciuta "una di noi", ha
aderito alla nascita della Associazione delle famiglie delle vittime e dei
superstiti della mafia.
Incontro con varie testate giornalistiche.
L'On Orlando ha dato il suo pieno appoggio.
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giorno 18
novembre 2007 |
" Domenica In, nella persona di Simona Izzo,
con l'autorizzazione del capo struttura di Rai1, ha dato la notizia delle
trenta famiglie incatenate davanti la Prefettura di
Palermo.
La Prefettura di Palermo ha
dato il massimo appoggio sia psicologico che logistico ai familiari delle
vittime della mafia.
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giorno 15 novembre 2007
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Alcuni familiari
di vittime uccise dalla mafia, tra cui Lucia Ievolella e Pippo Di Vita, si sono "virtualmente" incatenati ai
cancelli della Prefettura di Palermo. Il gesto, dall'evidente carattere
simbolico, è stato il frutto di una sofferta decisione, che scaturisce dalla
volontà di contestare un grave provvedimento legislativo, inserito
nell'attuale finanziaria, che discrimina le vittime della mafia rispetto
alle vittime del terrorismo.
Soprattutto a partire
dagli eccidi di Falcone e Borsellino, nella società civile si è diffusa la
giusta consuetudine di parlare di antimafia e di legalità . Sono nati i
cortei, "le lenzuola", le marce, i concerti, le navi. Tutte le scuole hanno
in qualche modo partecipato o manifestato la propria solidarietà. Non è
difficile essere testimone di un fatto estremamente grave: chiedere a due ragazzi di circa 16/17 anni
se conoscessero gli uomini che hanno combattuto la mafia e sentirsi
rispondere con piglio deciso: "Certo, Falcone e Borsellino". La loro
risposta è agghiacciante proprio per la sua genuinità e semplicità:
questi giovani sono prigionieri di una voragine di oblio, da cui i loro
adulti di riferimento non li aiutano certo ad uscire. Decine di uomini
(civili e militari) sono stati cancellati dalla memoria storica di questa
città e di questa regione e, nell'immaginario collettivo dei giovani e degli
adulti, solo raramente è presente qualche traccia del contesto che ha
preparato ed ha circondato il lavoro dei due magistrati sopra citati. Decine
di libri di storia della mafia ricordano che, a partire dalla fine della
seconda guerra mondiale, centinaia sono state le persone uccise dalla mafia;
dal 1977 al 1992 (epoca delle stragi Falcone e Borsellino) tanti uomini e
donne sono morti o per affermare i valori della legalità e della democrazia o
per essere divenuti casualmente vittime di vendette o strategie del terrore.
Eppure, quando si parla di vittime della mafia o di lotta alla mafia,
pochi nomi vengono ricordati ed esaltati.
Nell'epoca dei "testimonial",
stranamente ci si dimentica di cercare e di dare voce ai testimoni di questa
guerra della mafia contro lo stato, ci si dimentica di interpellare i
familiari delle vittime della mafia. Nelle
manifestazioni antimafia, al massimo si rammentano i nomi di alcune vittime,
ma non si chiede di guardare in faccia e di ascoltare le loro famiglie. La
credibilità degli "esperti di mafia" andrebbe sostenuta e rafforzata dalla
presenza di chi ha vissuto la mafia sulla propria pelle ed è stato costretto
-spesso da solo- a tollerare la vicinanza e la boria dei mafiosi in una
stessa aula di tribunale. La nascita delle diverse associazioni antimafia e
antiracket non è servita a contrastare l'idea che ci siano vittime di mafia
di serie A, di serie B e, talora, anche di serie D. Questa colpevole ed
ingiustificabile discriminazione, che finora è stata propagandata e diffusa
a livello mediatico e giornalistico, adesso è divenuta realtà anche livello
legislativo. Uomini del Parlamento, del Senato e del Governo, rappresentanti
dei cittadini democraticamente eletti, hanno sancito e sottoscritto questa
vergognosa distinzione, senza avere neppure il coraggio di dare una
plausibile motivazione del loro operato. I familiari delle vittime della
mafia non intendiamo accettare questa discriminazione e intendono combatterla
davanti agli occhi della società civile perchè sia chiaro a tutti che coloro
che sono morti per servire e difendere lo Stato sono e devono essere
considerati uguali.
Dall'attuale Finaziaria è stato stralciato
un emendamento, che equipara le vittime del terrorismo alle vittime della
mafia. Tutto ciò è avvenuto in silenzio, senza spiegazioni e motivazioni,
usando la tattica della "sparizione", che è senz'altro prova dell'imbarazzo
in cui numerosi politici si trovano nel dovere "inventare" qualche strana
ragione che possa giustificare questa scelta politica.
Non
si tratta di una questione di soldi, ma di dignità
e di giustizia. Piuttosto che subire quest'onta, preferiamo che sia negato
a tutti qualunque tipo di beneficio.
La protesta ha ricevuto la solidarietà del Prefetto, del SIULP, di
Ammazzatecitutti, degli Onorevoli Lumia e Dioguardi, della
Protezione civile (Bertolaso in persona); è stato incontrato Marco Travaglio
ed i giornalisti di Anno Zero. Ma nessuno della società civile, neanche
dell'Antimafia, si è fatto vivo. L'On. Rita Borsellino ci ha fatto una breve
visita ed ha tenuto a precisare che "è una come noi".
Dove sono gli altri,
dove siete tutti voi che riempite cortei e manifestazioni antimafia?
"La Repubblica"
ha pubblicato la foto di alcuni manifestanti incatenati, sovrastata da un titolo a
caratteri cubitali, che faceva riferimento alla Finanziaria ed ai precari.
L'impostazione grafica e mediatica sembrava assimilare tutti
e nel corpo dell'articolo poche righe.
|
**
Di seguito riportiamo il comunicato di solidarietà
di Don Ciotti
(ANSA) - PALERMO, 15 NOV
- "Chiediamo fermamente che nella finanziaria, come promesso verbalmente dal
Governo, venga inserita la copertura di 12 milioni di euro per creare la
completa equiparazione delle vittime di Cosa nostra a quelle del
terrorismo". Lo afferma don Luigi Ciotti, presidente di Libera,
l'associazione contro le mafie. Don Ciotti e' accanto ai parenti delle
vittime della mafia che in serata si sono radunati davanti alla Prefettura
di Palermo e minacciano di incatenarsi per protestare contro la mancata
approvazione dell'emendamento della Finanziaria.
"Al Governo - afferma il presidente di Libera - chiediamo formalmente che
venga ufficializzata questa copertura finanziaria per le vittime della
mafia, perche' e' un atto dovuto nei confronti dei loro familiari".(ANSA)
2007-11-15 19:20
26 ° anniversario dell' Uccisione di Vito Ievolella
| giorno 10 settembre 2007 |
ore 12,30
a Piazza principe Camporeale cerimonia militare deposizione della
corona d'alloro da parte del Comando Regionale Carabinieri Sicilia
alla presenza di autorità civili e militari
Il Colonnello Vittorio Tomasone, Comandante uscente del Comando Provinciale
dei Carabinieri di Palermo, ha ricordato, su richiesta della famiglia e
nell'ambito della cerimonia del cambio della guardia, il
Maresciallo Maggiore dei Carabinieri,
Medaglia d’Oro al valor civile, Vito Ievolella, ucciso dalla mafia (killer Pino Greco e Salvatore Cucuzza
su ordine di Masino Spadaro) il 10 settembre 1981
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giorno 11 settembre 2007
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La
famiglia, con la diretta partecipazione dei rappresentanti dell'Arma dei
carabinieri, (Comando Regione e Comando Provinciale), del Prefetto e del
Sindaco di Palermo, ha commemorato il proprio caro, insieme ad amici e
conoscenti. La celebrazione della liturgia eucaristica si è svolta presso la parrocchia Maria SS dei
Decollati.
La
liturgia è stata animata dal Coro interscolastico per la legalità “Pallavicino Corus” e da un intervento canoro di Cristoforo Fiorenza
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giorno 16 giugno 2007
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alle ore 10,00 La Signora De Tata Iolanda, vedova Ievolella,
è stata ricevuta dal Predidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
insieme alla Figlia Lucia, in occasione della inaugurazione del Giardino
della Memoria dei caduti della mafia, a Ciaculli. |
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Dal 15 al 19 marzo 2007
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Organizzato dalla Associazione:
Una rappresentanza
degli alunni di Palermo (L.S. "B. Croce" - L.C. "Umberto" - IPSSAR "P.
Borsellino" - L.S."Basile") ha partecipato ad EUROSCOLA : Una giornata al
Parlamento Europeo di Strasburgo -
I ragazzi di Euroscola sono tornati da
Strasburgo ed hanno scritto:
"Con l’Associazione Vito Ievolella, noi alunni di 4 Istituti superiori di
Palermo ( L.S. “B. Croce” – L.S. “E. Basile” – L.C. “Umberto” - IPSSAR “P.
Borsellino”), abbiamo rappresentato l’Italia al Parlamento Europeo di
Strasburgo per Euroscola. Il viaggio è stato preceduto da intensi lavori di
gruppo per approfondire le tematiche legate all’Europa e al futuro dell’UE.Assieme
ad altri ragazzi provenienti da 22 paesi abbiamo vissuto una giornata da
protagonisti sedendo negli stessi scanni dei parlamentari. La giornata,
preparata scrupolosamente e iniziata con la colazione, ci ha visto partecipare
a dibattiti su mozioni e interpellanze sul tema dell’ Unità Europea, della
Costituzione e del futuro dell’Europa; a questo primo momento, svoltosi nella
mattinata, è seguito un sondaggio con conseguente votazioni. Durante il pranzo
abbiamo “giocato” all’Eurogame: attività volta a conoscere ed interagire con
gli altri ragazzi del resto dell’unione. Siamo stati divisi in gruppi formati da
4 alunni di diversa nazionalità. Il gioco prevedeva della domande, ognuna posta
in una delle 18 lingue dell’unione, su contenuti riguardanti l’Europa e sul
percorso che ha portato alla Unione. Il darsi da fare era d’obbligo! I docenti
accompagnatori, finalmente separati fin dal mattino da noi ragazzi, hanno
percorso la stessa strada e si sono confrontati tra di loro. Una giornata
importante e indimenticabile che ha consentito al gruppo di familiarizzare
maggiormente con temi e realtà diverse. Dopo il pranzo abbiamo continuato la
discussione sui temi di attualità, e siamo stati divisi in 5 gruppi che hanno
trattato altrettanti argomenti legati all’Unione Europea e ai suoi cittadini. La
giornata si è poi conclusa con la presentazione dei progetti di lavoro e la
votazione finale sulle mozioni deliberate. E’ stata una simulata importante e la
goliardia dei giorni precedenti ha ceduto il passo alla serietà, al confronto e
alla compostezza! Al termine della giornata l’ Inno alla Gioia . . . e grandi
applausi. Nei giorni precedenti avevamo attraversato la Svizzera e nei giorni
successivi abbiamo visitato l’ Alsazia e la Strada del vino. Dopo siamo stati a
Obernai e abbiamo percorso la deliziosa Strasburgo con le sue cicogne, le sue
notti illuminate e i suoi canali. Anche questi momenti di gioia e confronto:
dei giorni diversi di scuola. Un momento veramente toccante e sicuramente
triste è stato infine la visita al campo di concentramento di Natzweiler, lo
Struthof che ci ha reso partecipe di cosa l’uomo è capace di fare quando
impazzisce. E’ stato sicuramente un monito per noi giovani per farci comprendere
che non dobbiamo più ripetere gli stessi errori che sono stati commessi in
passato. Al rientro, dopo l’attraversamento di una splendida e quasi magica
Svizzera innevata, con le sue vedute mozzafiato, abbiamo preso l’aereo a Linate
e siamo tornati a Palermo.( manfredi caracausi)"
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I ragazzi davanti
la sede del Parlamento Europeo di Strasburgo |
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11 aprile 2006
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Arrestato a Corleone Bernardo Provenzano
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10 settembre 2004
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La vedova,
donna Iolanda, ha scoperto una lapide in ricordo di Vito Ievolella,
maresciallo maggiore dei Carabinieri, barbaramente ucciso dalla mafia il 10
settembre 1981 a Piazza P. di Camporeale. Dopo una solenne cerimonia
religiosa, il momento ufficiale e altamente commovente è stato vissuto anche
dalle massime autorità militari, istituzionali e politiche dell’Isola. Un
picchetto ha reso gli onori delle armi tra il silenzio e la partecipazione
sentita dei presenti.
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da Internet:
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16 giugno 2001
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Emessi, su richiesta della Procura di Palermo,
ordini di custodia per Tommaso Spadaro, da anni in carcere, e per il
figlio Francesco, accusati dell’omicidio del maresciallo dei
carabinieri Vito Ievolella, ucciso il 30 marzo dell’81. Molti
collaboratori di giustizia hanno dichiarato che Tommaso Spadaro volle
l’omicidio perché Ievolella aveva presentato un rapporto investigativo sul
contrabbando di sigarette in città, in cui Spadaro era indicato come uno dei
principali responsabili.
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6 agosto 2001
- Chiusa
dalla Procura di Palermo l'inchiesta sull'omicidio del maresciallo dei
carabinieri Vito Ievolella, ucciso il 10 agosto del 1981. Notificati in
carcere gli avvisi di garanzia al capomafia del rione Kalsa Tommaso Spadaro
e a suo figlio Francesco, accusati di essere i mandanti. |
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20 giugno 2003
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Condannati all’ergastolo, dalla Corte d’assise di
Palermo, il capomafia Tommaso Spadaro, già in carcere dagli anni 80, e
Giuseppe Lucchese, accusati rispettivamente di essere il mandante e uno
degli esecutori dell’omicidio del maresciallo dei carabinieri Vito Ievolella,
ucciso a Palermo il 10 settembre 1981. Assolti Francolino Spadaro, figlio
del capomafia, e Pietro Senapa, anche loro indicati come killer dai
collaboratori. Condannati a dieci anni i collaboratori Salvatore Cancemi e
Salvatore Cucuzza, che si sono autoaccusati e hanno detto che per uccidere
il maresciallo, che conduceva un’indagine su contrabbando di sigarette e
traffico di droga, si erano mossi killer come Pino Greco, Filippo Marchese,
Giovanni Fici e Mario Prestifilippo, uccisi a loro volta nella guerra di
mafia.
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10 settembre 2003
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Annunciata la fondazione di un’associazione intitolata al maresciallo
dei carabinieri Vito Ievolella, ucciso dalla mafia a Palermo il 10
settembre 1981. L’associazione, nata per volontà della vedova Iolanda De
Tata e della figlia Lucia, ha tra i fondatori alcuni alti ufficiali dei
carabinieri e «lavorerà per diffondere i valori della cittadinanza in senso
europeo e del volontariato».
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